FAQ: Domande frequenti sulle Veneers

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA LE FACCETTE IN PORCELLANA E QUELLE IN CERAMICA?

Non c’è alcuna differenza, sono esattamente la stessa cosa. Si tratta di sinonimi.

QUANTO DURANO LE FACCETTE?

Le faccette durano almeno 10, 15 anni. Ma la domanda corretta dovrebbe essere: “Quando si devono sostituire le faccette?”. Infatti è questa la cosa interessante: Sapere il motivo per il quale le faccette hanno in certi casi una durata limitata. La loro durata varia a seconda del paziente. Se il paziente espone il tessuto gengivale le faccette avranno una durata limitata, ovvero fino a quando non si ritirerà il tessuto gengivale esponendo così il contorno delle veneers. Ecco perché si parla di almeno 10-15 anni, perché è questo il periodo in cui in pazienti sani si può avere un alterazione dei livelli gengivali. Da qui si deduce che nei pazienti che sorridendo non espongono i margini gengivali, le faccette non avranno necessità di essere sostituite. Il motivo, infatti, per cui il paziente deve ricorre alla sostituzione delle veneers è solo questo: L’esporsi dei contorni della ceramica in seguito alla retrazione gengivale.
Per il resto le faccette non cambiano colore perché sono come un vetro, non assorbono i pigmenti.

LE FACCETTE SONO DOLOROSE?

No, le faccette non provocano dolore. Si può avvertire sensibilità ai denti solo durante la fase del provvisorio. Il motivo è che il provvisorio non essendo cementato al dente viene infiltrato dalla saliva, che scorrendo sul dente preparato provoca sensibilità.

SI PUO’ SEMPRE DECIDERE DI SCHIARIRE IL SORRISO APPLICANDO LE VENEERS?

Si, le veneers vengono fatte del colore desiderato. Il problema è che dobbiamo valutare il colore degli altri denti presenti in bocca e non coinvolti dal trattamento. Sono questi che dettano il colore delle veneers. Così quello che suggeriamo a tutti i nostri pazienti è che se si vuole cambiare il colore del sorriso è importante trattare con le faccette tutti i denti dell’arcata superiore che il paziente espone sorridendo. Non importa trattare anche l’arcata inferiore, sempre che si scelga un colore non troppo differente dal sotto. Di solito differenze di colore fino a 2 gradazioni di bianco tra le due arcate non vengono notate durante il sorriso.
Diverso è se il paziente per ragioni economiche non può estendere il trattamento ad almeno 8 denti (solitamente durante il sorriso si espone gli 8 denti frontali superiori) perché in quel caso avremo a che fare con il colore dei denti naturali vicini. Si può agire in due modi: Scegliere il colore dei denti naturali anche per le faccette in modo tale da avere un risultato armonico e naturale, ma rinunciando a schiarire il sorriso, oppure far procedere il trattamento con le veneers da quello sbiancante, in maniera tale da schiarire i denti naturali così da poter scegliere una tonalità più bianca per le faccette. Questo va bene, ma il paziente deve capire che ogni 6 mesi, 1 anno dovrà rifare lo sbiancamento dei denti naturali per riottenere il colore delle faccette. Infatti mentre le faccette non cambiano colore, i denti naturali, soprattutto se sbiancati, tenderanno a scurirsi nel giro di 6, 12 mesi.

QUANTO TEMPO CI VUOLE PER AVERE LE FACCETTE?

La terapia estetica con le veneers prevede 2 settimane. C’è una prima visita, in cui vengono fatte le foto, prese le impronte per fare dei modelli in gesso di studio e valutata la radiografia. Dopo circa 4 giorni il paziente torna per la seconda visita nella quale verrà mostrato al paziente il risultato del trattamento mediante la comparazione di due modelli in gesso: Il prima e il dopo. Se al paziente piace la simulazione in cera del risultato finale e vuole procedere, nella stessa seduta vengono preparati i denti, presa l’impronta definitiva e fatti i provvisori. A quel punto nei 10 giorni successivi il lavoro spetta al tecnico, ed una volta terminato il paziente viene per la terza ed ultima visita nella quale vengono cementate permanentemente le veneers.

COME SI MANTENGONO LE FACCETTE?

Le faccette hanno bisogno solo della normale igiene orale. E’ importante passare il filo pulendo così i margini di ciascuna faccetta.

QUANTO VENGONO PREPARATI I DENTI?

I denti vengono preparati per lo spessore necessario a ricevere la faccetta. Le faccette devono avere uno spessore minimo di 0,5 mm ecco perché vanno preparati i denti. Dobbiamo creare lo spazio necessario affinché una volta cementata la faccetta non vi sia alcuno scalino a livello del margine.
Nei casi in cui le faccette vengano utilizzate per allineare i denti, la preparazione dei denti sarà di misura diversa. In caso di denti particolarmente inclinati verso l’esterno, dovremo essere più invasivi al fine di portare in arcata l’elemento; nei casi opposti invece dovremo solo aggiungere materiale per riallineare il dente, di conseguenza la preparazione sarà minima, solo a livello dei margini per evitare la formazione di scalini.

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA LE VENEERS E LE LUMINEERS?

Le Lumineers non sono altro che faccette in ceramica, non hanno fatto altro che dare loro un nome! Le Lumineers vengono fatte con ceramica pressofusa, il che determina una resa estetica inferiore, al contrario delle faccette tradizionali dove mediante la stratificazione è possibile caratterizzare la veneer e donargli naturalezza. Infatti, la tecnica di pressofusione prevede l’utilizzo di un unico blocco di ceramica e di conseguenza di un unico colore. Quelle per stratificazione invece sono fatte sommando vari strati di ceramica di diverso colore, garantendo un risultato sicuramente più naturale.
La differenza estetica si nota molto nei casi dove si seleziona un colore per le faccette non troppo chiaro, perché in quei casi è bene che il dente presenti differenti caratterizzazioni a livello del terzo apicale, medio e coronale. Nei casi in cui invece si scelga per un colore particolarmente bianco ecco che le differenze estetiche tra le Lumineers e le veneers diminuiscono. Infatti, analizzando anche l’esempio nelle sezione Prima-Dopo, si capisce bene come i colori particolarmente bianchi necessitino di meno caratterizzazioni e sfumature di colore. Certo è che la tecnica di pressofusione solitamente si associa in questi casi ad un risultato più appariscente ed artefatto, sicuramente meno naturale rispetto alla tecnica di stratificazione delle veneers.
L’altra differenza è che nel caso delle Lumineers non è prevista la preparazione del dente. Se avete letto il paragrafo precedente, capirete che c’è questo non è proprio un vantaggio a lungo termine. Infatti, pur sottili che siano esse hanno sempre uno spessore, il che vuol dire che se non viene preparato il dente ci sarà sempre la presenza di uno scalino tra la faccetta e il resto del dente. La formazione di scalini tra la protesi e il dente è sempre da evitare, in quanto diventa un punto non liscio, difficile da pulire e di conseguenza di facile accumulo di placca.
Oltre a questo è bene tenere in considerazione un altro aspetto, le Lumineers necessitano della stessa o addirittura maggiore attenzione nell’igiene orale, e non è che una volta che avrete messo le Lumineers, migliorando indubbiamente il sorriso, deciderete di tornare in dietro. Questo fa si che il fatto che il dente non sia preparato è di poca importanza.
Di solito ai nostri pazienti che richiedono un intervento estetico con le Lumineers, facciamo sempre il confronto con le veneers, descrivendo i pro e i contro di entrambe le soluzioni. E secondo noi, più che decidere tra le veneers e le Lumineers, il paziente dovrebbe decidere se o meno ricorrere alle faccette, perché, che siano Lumineers o faccette tradizionali, la gestione sarà sempre la stessa, con le solite identiche attenzioni, che i denti siano preparati o meno è sicuro che il paziente non tornerà al suo stato di partenza e continuerà ad esigere un bel sorriso per tutta la vita ricorrendo a questi strumenti. Se poi il paziente decide di andare avanti, sarà abbastanza normale optare per le veneers che possono garantire una maggior personalizzazione grazie alla stratificazione della ceramica, ma soprattutto un maggior rispetto dei tessuti gengivali, non prevedendo alcun scalino a livello dei margini.
Un altra differenza tra le veneers e le Lumineers sta nel fatto che le Lumineers possono essere applicate esclusivamente in quei casi dove dobbiamo solo aggiungere materiale. Se, per esempio guardate il caso Lumineers nella sezione Prima-Dopo, vedrete come quella sia la situazione ideale di partenza per le Lumineers. Dovevamo portare in avanti l’arcata superiore, in maniera da diminuire la discrepanza tra la posizione dei denti superiori rispetto a quelli inferiori. Essendo infatti una terza classe (le due arcate occludono in posizione inversa: Quella inferiore davanti e quella superiore in dietro), già portando in avanti l’arcata superiore sapevamo che avremmo ottenuto un ottimo risultato.

LE VENEERS CAMBIANO ANCHE LA POSIZIONE DELLE LABBRA?

In rari casi è possibile poter sostenere con le faccette il labbro superiore, simulando una miglior tonicità dei tessuti periorali. Nonostante questo, migliorando il sorriso si è notato come tutto il volto ne risenta in maniera positiva. Abbiamo visto che tutte le pazienti che si sono rifatte il sorriso hanno iniziato a curarsi molto di più, a truccarsi mettendo in maggior evidenza il terzo inferiore del volto, e a mostrarsi di più in pubblico con un bel sorriso.

COL PASSARE DEL TEMPO CAMBIANO COLORE?

No, le faccette in ceramica integrale mantengono nel tempo il colore originario. La ceramica non è altro che un materiale vetroso e di conseguenza non è soggetta a cambiare colore, o a modificarsi nel tempo. Così come un vetro mantiene sempre le stesse caratteristiche del primo giorno.

LE FACCETTE SONO FRAGILI?

Le faccette essendo una sottile lamina di ceramica sono fragili, ma una volta cementate sul dente diventano estremamente resistenti. Possiamo paragonarle esattamente ad una mattonella di porcellana, prima di esser cementata è fragile e si può facilmente crettare, ma una volta cementata sul pavimento risulta essere molto forte. Oggi vi sono inoltre componenti da integrare alla ceramica (disilicato di litio) che ne aumentano molto la resistenza.

COME VENGONO FISSATE AL DENTE LE VENEERS?

Le faccette vengono cementate in maniera definitiva al dente così da diventare un tutt’uno con l’elemento dentale. Vengono utilizzati dei cementi compositi estremamente resistenti che garantiscono, mediante anche una preparazione adeguata del dente, un’adesione permanente. La cementazione è una delle fasi più critiche di tutto il trattamento e l’operatore deve essere in grado di saper gestire ogni minimo inconveniente al fine di portare a termine la terapia. E’ proprio la cementazione infatti che garantirà il risultato a lungo termine delle faccette per cui non deve essere condizionata da nessun errore.
I cementi oltre a fornire l’adesione necessaria, rivestono un ruolo importante anche dal punto di vista estetico del risultato. Essi infatti, essendo di vari colori, sono in grado di modificare il colore finale. Questo è possibile perché il colore delle Veneers, essendo esse molto trasparenti, viene condizionato dal colore del cemento sottostante, pur trattandosi di uno spessore minimo.

PERCHE’ ALCUNE VOLTE LE FACCETTE APPAIONO INNATURALI E FINTE?

Questo accade perché in laboratorio il tecnico non è stato in grado o non ha potuto ricreare quelle trasparenze e quelle caratterizzazioni tipiche dei denti naturali. Solo mediante la stratificazione e l’abilità dei tecnici specializzati è possibile ottenere dei bei risultati. Ci deve prima essere un’attenta analisi dei denti adiacenti alle veneers così da poter ricreare le stesse caratteristiche anche sulle faccette. Per fare un esempio, noterete, analizzando il vostro sorriso attentamente allo specchio, che differenze ci siano di intensità di colore tra il margine incisale (ovvero la parte più distante dalle gengive) e il colletto del dente (la parte che confina con i tessuti gengivali). Capite così come sia importante ricreare queste caratteristiche anche nelle faccette, e questo è possibile solo utilizzando diversi colori e tipi di ceramiche per le diverse zone del dente.
Alcune volte però, in casi molto rari, siamo costretti ad utilizzare ceramiche opache, che non presentano alcuna trasparenza. Si ricorre a questo tipo di faccette in quei casi in cui si deve nascondere completamente il colore dei denti sottostanti. Questo purtroppo fa risultare le faccette meno naturali, ma d’altronde si tratta di situazioni estreme dove i denti sono molto scuri, come nel caso di forti macchie di tetracicline.

LE VENEERS HANNO SEMPRE IL SOLITO DISEGNO?

No, le veneers vengono disegnate e studiate in base alle caratteristiche del volto del paziente così da risultare assolutamente armoniche con le altre strutture del viso. Vi sono molti aspetti da tenere in considerazione durante l’analisi del volto al fine di poter “utilizzare” il nuovo sorriso per migliorare l’aspetto complessivo del Paziente. Cambiando il sorriso si può mettere in evidenza alcune aree del volto come gli occhi, le labbra e gli zigomi oppure si possono creare delle lievi contrapposizioni che non fanno altro che aumentare la “tensione” e la dinamicità di un volto rendendolo di conseguenza più interessante ed attraente. Mediante l’analisi del volto siamo in grado di offrire al paziente diverse soluzioni così che possa analizzare e scegliere il nuovo sorriso. L’odontoiatra diventa smile designer.