Accademia Italiana di Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio – Mandibolare

Il Dr. Francesco Santarlasci è membro dell’Accademia Italiana di Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio – Mandibolare.

Fondata nel 1981, l’A.I.K.E.C.M. riunisce coloro che si occupano di occlusione neuromuscolare secondo la teoria e con le metodiche elaborate da Bernard Jankelson.

L’Occlusione Neuromuscolare e’ una teoria operativa gnatologica che incentra la sua attenzione, sulla componente muscolare dell’apparato stomatognatico.
Nacque dal pensiero di Bernard Jankelson, gnatologo americano, negli anni ’60. In contrasto con il pensiero gnatologico meccanicista dell’epoca che poneva al primo posto l’articolazione temporo-mandibolare, Bernard Jankelson getto’ le basi di una nuova filosofia occlusale che vedeva nel sistema neuromuscolare la chiave di lettura della fisiologia del sistema masticatorio.
Obiettivo della Occlusione Neuromuscolare ‘ la ricerca di un rapporto mandibolo-cranico, cioè di una posizione di occlusione delle arcate dentali, tale che i muscoli non debbano effettuare sforzi adattativi per raggiugerla e quindi non avere stati di tensione muscolare che potrebbero dare origine a quadri algico-disfunzionali di sintomatologia varia. Oltre ai classici rumori all’articolazione della mandibola, alla difficoltà di aprire completamente la bocca, ed ai dolori in vicinanza dell’orecchio anche patologie in sedi diverse, fra loro distanti e talora anche molto lontane dalla bocca, quali la cefalea muscolo-tensiva , le cervicalgie cioè i dolori cervicali, il torcicollo, le brachialgie cioè i dolori alle spalle, le lombalgie e tante altre possono trovare origine in un alterato combaciamento delle arcate dentarie (occlusione) dovuto a perdita di elementi dentari, trattamenti ortodontici non eseguiti o incompleti, protesi dentarie incongrue.
Tutto ciò può avvenire, per un’alterata funzione muscolare dovuta alla difficoltà a far combaciare le arcate durante la deglutizione.

La deglutizione ‘ una funzione automatica che avviene, in media, una volta al minuto. Per deglutire in modo normale dobbiamo chiudere i denti in modo che la mandibola sia solidale con il cranio e i muscoli anteriori del collo contraendosi non la muovano ma innalzino l’osso ioide.
Se l’occlusione non è correttamente posizionata i muscoli sono costretti, una volta al minuto, ad un superlavoro di adattamento e possono, con il tempo, andare incontro ad uno stato di tensione che ne limita la funzionalità, generando dolore.
Per una azione contrattile efficace, i muscoli devono possedere un punto di forza: durante la deglutizione questo è dato dalla intercuspidazione delle arcate dentali.
Perchè una intercuspidazione risulti efficace, deve rispondere ad alcuni requisiti i quali, costituiscono i principi fondamentali della Occlusione Neuromuscolare: traiettoria di chiusura, spazio libero, curve di compenso, morfologia occlusale.
Purtroppo proprio lo stato di adattamento forzato della muscolatura impedisce, spesso, di individuare una posizione di occlusione ideale; per ovviare a ciè Bernard Jankelson ha proposto (già nel 1969) di utilizzare la T.E.N.S. anche in odontoiatria.

Primo strumento fondamentale e base della Occlusione Neuromuscolare la T.E.N.S. (Stimolazione Elettrica Neurale Transcutanea) rappresenta, l’applicazione in campo stomatognatico dei principi di elettrostimolazione enunciati da Herb il secolo scorso.
La T.E.N.S. è in grado di rilassare tutti i muscoli innervati dal trigemino e dal facciale.
Con il rilassamento vengono eliminate (o quantomeno ridotte) le tensioni generate dall’obbligato adattamento funzionale alla occlusione esistente.

Dopo non meno di 45′ di stimolazione possiamo ottenere una posizione di riposo “fisiologica” della mandibola, punto di partenza per una traiettoria “fisiologica” di chiusura della bocca che la mandibola compie in risposta agli stimoli quando i muscoli sono rilassati ed equilibrati.
La traiettoria fisiologica di chiusura, lo spazio libero a muscolatura rilassata, sono i parametri che permettono di calcolare la posizione occlusale di MYOCENTRICA, definita da Jankelson “la posizione nella quale i muscoli porterebbero la mandibola in assenza di contatti deflettenti sui denti ‘”.
La myocentrica, rappresenta quindi il rapporto mandibolo-cranico ideale di quel paziente, cioè la posizione di occlusione da raggiungere in ortodonzia o da ricreare protesicamente alla fine del trattamento.
Per poter studiare i movimenti della mandibola ed ottenere la massima precisione nel calcolo e nel rilevamento della myocentrica Jankelson fece progettare e realizzare il KINESIOGRAFO.

           

Si tratta di un sistema elettronico, attualmente totalmente computerizzato, costituito da un magnete intraorale di ridotte dimensioni che viene posizionato nel fornice a livello degli incisivi inferiori e da un telaio con sensori reso solidale con il capo del paziente mediante una apposita montatura tipo occhiale.
I sensori leggono e misurano le variazioni di posizione del campo magnetico durante i movimenti mandibolari ; un apposito software elabora i segnali trasformandoli in tracciati grafici.
Attraverso la loro lettura e la loro interpretazione è possibile analizzare e misurare tutta la dinamica mandibolare sia nei movimenti ampi e veloci, quali lo spalancare, il battere i denti sia in quelli lenti e fini quali la deglutizione, il tutto con la precisione del decimo di millimetro.
Alla kinesiografia, può essere associata l’analisi elettromiografica di varie coppie di muscoli quali temporali anteriori, masseteri, sovraioidei, sternocleidomastoidei ecc. ecc..
Questa strumentazione, ma soprattutto l’uso della T.E.N.S., permette di operare a livello stomatognatico sempre nel pieno rispetto della fisiologia del paziente e permette di affrontare, nel modo più scientifico oggi possibile, il terreno minato delle patologie occluso-posturali in consulenza e collaborazione con fisiatri, fisioterapisti, chiropratici, kinesiologi, osteopati.

Sito web ufficiale: www.aikecm.it

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